Fuoco Flamenco. L’anima di una murrina (in laguna al Festival del Vetro)


Appena svoltato l’angolo, appena due calli oltre il delirio che è Piazza San Marco, ci si trova in un altro angolo di mondo. È il gioco della Laguna. Venezia nasconde nel suo dedalo di calli ciò che ha di più prezioso: il sentimento del tempo invariato, l’infinito nella ciclicità dello scorrere, sempre uguale a se stesso.
E in uno di questi cuori pulsanti, in un campo fuori dalle traiettorie ingombre dei turisti mordi e fuggi, domenica 13 maggio prenderà vita Fuoco Flamenco. L’anima di una murrina.

Siamo a fianco della Chiesa tardogotica di San Giovanni in Bragora. Lo spazio esiguo di un palazzetto sezionato in quattro, cinque, sei piani o mezzipiani, con scale e solai in legno bruno, con pavimenti alla veneziana  imbarcati come la superficie della laguna quando passa a filo d’acqua una gondola. Una cassa di risonanza, la Scoletta, quasi un piccolo scrigno.
In quello che, in occasione del Festival, prenderà il nome di Padiglione del Vetro, a partire dalle 19.00 risuoneranno i ritmi serrati e caldi del flamenco: la ballerina Manuela Carretta, grande interprete della tradizione del baile spagnolo, ma con un’estrema propensione alla sperimentazione e alla ricerca, sarà accompagnata nella sua performance dal cantaor Angelo Giordano.

Fuoco Flamenco mette in scena la capacità di plasmare la forma insita nell’attitudine di domare il fuoco. La relazione tra le movenze, i ritmi e i suoni propri del flamenco e la lavorazione del vetro sulle bocche delle fornaci muranesi, a punta di cannello, nell’anima di un soffio che si fonde con la materia molle e incandescente, sarà il soggetto dell’incedere performativo.

A partire dal brano La murrina, a firma dell’artista Christian Manuel Zanon, Manuela Carretta e Angelo Giordano hanno saggiato dettagli e suggestioni dello scritto, che hanno contribuito, con libera interpretazione, all’ideazione della performance.

“…Interi inferni a Murano e poeti demoni tra le fiamme ad alitare vita, ridendo con i ferri in mano tra
i fuochi mentre la forma formula si fa viva. Ma è apparente, non v’è distanza: una cadenza, un
sentore, un passo di danza forse, conducono lì, dove non si sa e dove non si può tentar di dire, se
non mediante bellezza”.

Fuoco Flamenco. L’anima di una murrina
DOMENICA 13 MAGGIO ore 19.00

Scoletta di San Giovanni in Bragora, Campo Bandiera e Moro, Venezia
Interpreti: Manuela Carretta, danza – Angelo Giordano, musica e canto
La performance trae ispirazione dal testo La Murrina di Christian Manuel Zanon
Evento a cura di Petra Cason Olivares

Grazie all’invito di G’art – Galleria delle Arti 
Evento realizzato nell’ambito del Festival del Vetro – arts’ connection 2018

Facebook Twitter Pinterest

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *