IN VOLO…FINO A SCHIO E RITORNO.

UN CONCORSO DI GRAFICA PER REGALARE BELLEZZA ALLA CITTÀ

Ci sono dei luoghi che nascono sfortunati. Mica è colpa loro, tuttavia è così. Forse un piano urbanistico più clemente, un tempo, avrebbe fatto soffrire di meno questi luoghi un po’ tormentati, che hanno un che di paradossale in loro. Perché non è detto che siano, per forza di cose, proprio brutti. E’ solo che, a dir la verità, davvero belli non sono.

Io ho un amore spassionato per Schio. Per il suo castello senza castello, per il suo tempo incerto, per i suoi scorci tra i palazzi che si aprono sui profili delle montagne, per le sue strade che tendono ad inerpicarsi, ormai così familiari. Forse un po’ di amore lo riservo anche per una piazza nata strana, che ha un nome che nessuno usa, perchè da tutti è conosciuta per il soprannome, che giustamente ben la identifica: piazza Almerico da Schio, meglio nota come “piazza del bao”.

Piazza Almerico, che si stacca di poco dal centro storico di Schio, prende vita negli anni Settanta sulla zona conosciuta fino ad allora come il “brolo”. Al posto di orti e frutteti però, in un’epoca di boom immobiliare, sorsero lungo il perimetro del quadrilatero altrettanti condomini dall’aspetto poco invitante, che ancora oggi si stagliano massicci e rigorosi sopra il piano di calpestio. Quando, negli anni Novanta del secolo scorso, si pensò ad un intervento migliorativo di questa piazza nata male, si guardò alla storia tessile che rese famosa nel mondo la cittadina dell’alto vicentino, per riprogettare viabilità e struttura, immaginando un gioco di trame e orditi a movimentare le aree pedonali attraverso le quali si insinuava la lingua di asfalto adibita a corsia automobilistica.

Da sempre, sotto i portici che proseguono senza soluzione di continuità lungo tutto il perimetro della piazza, si affacciano diverse attività commerciali.
A “ricucire” da una parte all’altra la piazza, un “corposo” fil rouge (che ormai ha perso il suo colore originale) entra ed esce dal suolo, apparendo per quello che in effetti oggi, e fin da subito, è il suo soprannome: un “bao”, un animale non meglio definito, che ormai vive di vita propria al centro di quel luogo così controverso. La cruna dell’ago che dovrebbe ospitare il grosso filo metallico è aperta sulla sommità, facendo apparire così sulla testa del “bao” due belle antenne ritte. Il gioco è fatto. 

Ma perché sto scrivendo di questa piazza? 

È presto detto: martedì 7 luglio si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto “Piazza Almerico da Schio, la piazza si fa bella!”.

A novant’anni dalla morte di Almerico da Schio, pioniere del volo, che firmò la realizzazione del primo dirigibile in Italia, l’Associazione Cuore di Schio, in collaborazione con Comune di Schio, Ascom Confcommercio Schio, Fav-Diskos Schio e Liceo Artistico A. Martini Schio, ha dato il via al progetto per omaggiare l’illustre scienziato e soprattutto contribuire alla rigenerazione dello spazio urbano a lui dedicato.

Il progetto mira a valorizzare la piazza, rendendola una galleria d’arte grafica a cielo aperto!

Dal 7 luglio, infatti, è aperto il concorso a tema per artisti grafici e illustratori con a tema “Il volo” in onore della figura di Almerico da Schio, cui la piazza è dedicata.

Il concorso aperto a tutti gli artisti di arte grafica prevede la selezione di 12 opere che verranno stampate e affisse sulle colonne dei portici della piazza.

Ai 12 artisti delle 12 opere selezionate verrà riconosciuto un premio di 600 euro/cadauno.

Assieme a me, a selezionare le opere che parteciperanno al concorso, ci sono Barbara Corzato, Assessore alla cultura e alle politiche giovanili del Comune di Schio, Nicola Minelli, Manager del distretto del commercio di Schio, Giampiero Valente, Docente del liceo artistico “A. Martini” di Schio, Domenica Frusti, Presidente centro storico Ascom Confcommercio – mandamento di Schio, Milena Zanotelli, Grafica, illustratrice e docente presso Accademia delle Belle Arti Venezia e Fav Diskos Schio, formazione creativa, e Renzo Matino, Grafico di Schio.

Nel sito dell’associazione Cuore di Schio sono pubblicate tutte le informazioni per partecipare al concorso, e per sostenere l’iniziativa con una donazione che permetterà di “adottare” un artista, sostenendo la sua opera.

Di questi tempi, ancor più di prima, votarsi al bello è la scelta migliore da compiere!

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